Esaminando la storia si finisce nella piccola isola nel sud Pacifico chiamata Isola di Pentecoste, una delle 83 isole che compongono lo stato di Vanuatu.
Durante la storia del bungee jumping, molti missionari cristiani tentarono di cambiare la cultura degli abitanti dell'isola cercando di insegnare la "civilizzazione" europea. Oggi molta della popolazione è cristiana ma grazie alla profonda radicazione nei valori rituali il bungee jumping è arrivato ai giorni nostri!
La leggenda narra che una donna, maltrattata dal marito, decise di fuggire da lui e si arrampicò in cima ad un alto albero da frutto; quando il marito la raggiunse lei lo sfidò a buttarsi nel vuoto come prova di coraggio. La donna che prima si era legata alle caviglie con delle liane, saltò per prima mentre il marito, che non poteva dimostrarsi codardo,saltando subito dopo, morì.
Da allora questa storia venne ricostruita annualmente, coinvolgendo tutte le donne del villaggio; in poco tempo gli uomini, per cancellare la storica umiliazione e per dimostrare il proprio coraggio alle donne, trasformarono questa pratica in un rituale di iniziazione per rappresentare il passaggio dalla giovinezza all'età adulta.
Il rituale consisteva nel costruire una torre di legno alta anche 20 metri. Il manufatto era ancorato con funi come protezione contro i forti venti. Il risultato era comunque una costruzione decisamente instabile.
Dalla sommità i ragazzi saltavano legati alle caviglie con delle liane mentre le loro madri lanciavano un oggetto della loro infanzia a terra, simboleggiando così la transizione da bambino a uomo.
Si pensa che questo rituale si ripeta ormai da circa 1550 anni.
Intorno agli anni Settanta, i membri del "The Dangerous Sport Club" dell'Università di Oxford, pionieri di molti dei cosiddetti sport estremi, affascinati da un filmato di National Geographic del 1955 che documentava l'antico rituale,
http://video.nationalgeographic.com/video/player/places/regions-places/australia-and-oceania/vanuatu_landdiving.html
studiarono una valida alternativa alla liana ed effettuarono il primo salto.
Il 1 Aprile 1979 i quattro membri del Club saltarono, usando delle corde di caucciù, dal Clifton Suspension Bridge di Bristol ( Inghilterra). Per questo gesto furono anche arrestati dalla polizia locale.
Qualche anno dopo un filmato di questa impresa ispirò il neozelandese A.J. Hackett che decise di sviluppare e dare un seguito a quest'idea: a lui si deve anche il nome Bungee ( o Bungy ), che dallo slang "kiwi" significa proprio corda elastica.
A.J. HAckett nel giugno del 1987 usando una corda elastica in lattice naturale effettuò il primo spettacolare salto dalla Torre Eiffel.
Un anno più tardi, esattamente il 12 novembre 1988, aprì il primo bungee center sul ponte del fiume Kawarau a Queenstown.
A.J. Hackett e il socio Henry Van Asch ottennero una licenza per i salti dal Dipartimento di Prevenzione di soli 30 giorni e fecero provare l'esperienza a 28 persone paganti.
I due soci, consapevoli di avere un prodotto sicuro, definirono anche il "Bungee Code of Practice" e convinsero le autorità locali ed in poco tempo l'intero pubblico mondiale la validità di questo sport estremo.
Un rigraziamento a Paolo Spaliviero per avermi permesso di prendere informazioni sulla Storia del Bungee Jumping dalla sua Tesi di laurea: " Caratterizzazione meccanica delle corde elastiche per il Bungee Jumping".